Un giorno un discepolo di un tempio buddista vide un gatto che inseguiva un uccellino con un'ala rotta, probabilmente caduto dal nido.
Corse subito in aiuto dell'uccellinoe, dopo aver allontanato il gatto, mise la bestiola sopra il ramo di un albero.
Il monaco abate del tempio, che stava passeggiando li vicino recitando i sutra, lo vide e lo rimproverò.
Il discepolo non capendo il rimprovero si giustificò: "Maestro, mi avete sempre insegnato che ogni vita è preziosa e importante e va protetta!"
L'abate allora disse: "Supponiamo che quel gatto sosse una femmina, che, vista la stagione, abbia appena partorito dei cuccioli, che possa lasciarli soli solamente rare volteperchè hanno bisogno di protezione, di calore e del latte materno. Quella gatta è dunque uscita per procurarsi il cibo per poi allattare i suoi cuccioli. Tu hai impedito alla gatta di nutrirsi, e adesso lei tornerà dai piccoli con la pancia vuota e farà semprepiù fatica a produrre il latte. Una gatta che ha appena partorito è stanca e non ha molte forze per dedicarsi alla caccia. Sarà difficile che trovi un'altra preda con questa facilità. Quindi, secondo te, è meglio aver salvato quel povero uccellino e aver condannato a morte i cuccioli di gatto, oppure è meglio lasciare che l'uccellino muoia e i cuccioli vivano? La soluzione migliore è lasciare che la natura faccia il suo corso senza ostacolarla mai."
2 commenti:
... mi voria ovo, galina e cul caldo...
ma non si può voler tutto.
stasera starò attenta se mi imbatterò in qualke oseletto ramingo zoppicante... e lo porterò a jigen... poi deciderà lui cosa farne...
un beso
miky
Queste sorelline sempre troppo spiritose...
Speriamo che almeno Jigen abbia un pò di compassione per il oseletto ramingo zoppicante...
Ma mi sa che la natura farà il suo corso...
Buon appppppetaito Jighenito...
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